Alessandro Giunchi, amministratore unico del Mercato di Cesena, risponde all’attacco di Marco Giangrandi, capogruppo di Cesena Siamo Noi, che ha sostenuto che “l’ultima avvisaglia di una situazione sempre più critica è l’abbandono del Mercato da parte di altri due operatori”
“Sono enormemente dispiaciuto – sottolinea Alessandro Giunchi – del grado di impreparazione, delle falsità e dell’attacco frontale che il consigliere Giangrandi ha fatto sulla stampa alla società di gestione del Mercato non capendo che di fatto ha colpito gli operatori del Mercato Ortofrutticolo.
La For ha fatto diverse azioni per aiutare e seguire gli operatori, come previsto dal contratto di servizio, non ultimo ha vinto un bando della ragione che finanzia l’internazionalizzazione per tre anni, ha all’attivo già diverse missioni e già nel 2025 potrebbero vedersi i primi contratti per l’export. Sapere che chi siede nei banchi del consiglio comunale non ha neppure la decenza di informarsi sulle attività svolte dalla società di gestione, denota un’ incompetenza imbarazzante e l’arroganza di voler fare la morale agli altri. Questo è tanto più fastidioso quando si usano dati e affermazioni false.
Il consigliere afferma che “altri due operatori danno l’addio al mercato”, mi chiedo quali fossero gli altri in primo luogo? In più non c’è nessuna azienda che lascia il mercato per le motivazioni addotte. Per la verità a fine anno cesserà l’attività la ditta Ortofrutta di Vasini e Zamagni. Da un anno aveva annunciato che dopo oltre 50 anni di attività, (sarebbe da premiare con una targa, e lo faremo) non avendo ricambio generazionale volevano godersi il meritato riposo. Gli spazi che occupavano saranno a giorni assegnati a due ditte: una specializzata nella vendita dei funghi che prima si appoggiava ad uno stand ed oggi diventa concessionario; l’altra parte sarà assegnata ad uno dei principali concessionari che ha fatto il ricambio generazionale e ha necessita di aumentare lo spazio di vendita.
Da quando sono amministratore del Mercato – chiarisce Giunchi – un solo stand ha chiuso in quanto ha ceduto l’attività indipendentemente dal Mercato. Mentre gli operatori come “Ortomercato srl” hanno quasi triplicato lo spazio di vendita, la ditta “Marconi Renato e Livio” e la ditta “Agricola srl” si sono ampliate, la ditta Gobbi Frutta, che ha avuto problemi economici indipendenti dal mercato, sta avendo la sua difficile ripresa proprio in mercato grazie agli sforzi congiunti di società di gestione ed azienda. Si è insediata poi Cristal srl come nuovo operatore nelle aree di nuovo ampliamento.
Questi sono i dati reali ed incontrovertibili. Tutto ciò non significa che si viva un bel momento e nessuno fa proclami. Ma i risultati della società di gestione, che sono tra i migliori d’Italia, non rispecchiano quello che succede agli operatori e in generale nel settore ortofrutticolo. Ecco perché bisogna conoscere bene questa dicotomia.
Chi è nel settore conosce la crisi che sta attraversando il comparto ortofrutticolo con un calo del 20% del consumo in 3 anni. A questo va aggiunta la trasformazione della distribuzione. Le difficolta nel ricambio generazionale.
Chiaramente i mercati tutti da nord a sud chi più chi meno sono colpiti da questa situazione. Ci sono strutture più moderne che reggono meglio l’urto, strutture come la nostra che pagano maggiormente lo scotto, come ad esempio la chiusura per due anni dell’E45 che ha dirottato tantissimi clienti sulla dorsale adriatica, in più i modelli di distribuzione e di vendita sono radicalmente cambiati negli ultimi anni.
Sulle produzioni locali, possiamo dire che forse il Mercato di Cesena è ancora un mercato ricco di prodotti locali. Dagli ortaggi alla frutta. Molto ricercate le primizie dei nostri produttori.
Siamo in campo ogni giorno assieme anche ad AMO (associazione degli operatori di mercato) per valutare quali strategie adottare, quali nuovi modelli applicare in una trasformazione che è ormai inevitabile.
La F.O.R. ha presentato e vinto un bando PNRR da circa 6 milioni a fondo perduto che rimodellerà completamente il mercato dandogli la possibilità di effettuare anche scelte strategiche sugli orari, che sono il tema oggi maggiormente in discussione. Con la realizzazione del progetto, la galleria verrà completamente coibentata e climatizzata, tutto il mercato diventerà ad impatto zero, riducendo i costi energetici, costi che abbiamo già ridotto con investimenti già effettuati di oltre un milione di euro. Ma per conoscere le cose bisogna saper chiedere e confrontarsi con chi le gestisce.