Il Mercato Agroalimentare della Sardegna è stato invitato a partecipare, come esempio virtuoso, al convegno dedicato alle Comunità energetiche rinnovabili, alla realizzazione, aggregazione di utenti e ai benefici del nuovo decreto del MASE, organizzato dall’università di Cagliari con il patrocinio del Cal e del comune di Sestu.
“Da settembre – ha spiegato il direttore del Mercato Agroalimentare della Sardegna, Giorgio Licheri – saremo pronti a realizzare la comunità energetica. Di recente è arrivato il finanziamento del Banco di Sardegna che veicola i fondi comunitari Jessica 2. Il concetto di comunità è insito nel mercato ortofrutticolo. All’inaugurazione del 2007 erano presenti 12 mila persone e negli anni il centro continua a dispiegare la sua funzione aggregante per le imprese agricole sarde. 120 si trovano nel solo territorio di Sestu più le organizzazioni di produttori Orto Sestu e Ortolano.
Dopo l’estate, in collaborazione con una start up, introdurremo anche una serie di servizi digitali per aiutare le imprese a smobilizzare il proprio credito senza fare ricorso al credito delle banche”.
Il concetto di comunità è “familiare” al mercato e continuerà ad allargarsi con l’attivazione della comunità energetica.
“La struttura del mercato è talmente grande – ha proseguito Licheri – che con ulteriori investimenti potrà produrre complessivamente sino a 5 MW ma ad oggi è dimensionata per quasi 1 MW per soddisfare le esigenze degli operatori. A noi sarà sufficiente un megawatt e quindi il surplus lo metteremo a disposizione. Con un nuovo soggetto giuridico creato ad hoc, una cooperativa diversa dall’ente gestore, ci muoveremo a piccoli passi per venire incontro alle esigenze dei grossisti che stanno soffrendo a causa dei rincari energetici. L’ambizione è distribuire energia dove ce n’è bisogno in modo da coinvolgere il territorio, le imprese e l’amministrazione comunale. Questo – ha concluso Licheri – è un nuovo modo di fare comunità”.
Il tema delle comunità energetiche e “l’autoconsumo sono temi importanti in questo periodo storico. Stiamo lavorando come comune – ha sottolineato la sindaca di Sestu e presidente del Consiglio delle autonomie locali Paola Secci, per abbattere i costi dell’energia attraverso le CER con interventi di parte pubblico – privata. Il mercato Agroalimentare della Sardegna, in futuro, potrebbe cedere al territorio di Sestu il surplus di energia prodotta per ridurre i costi energivori di alcuni edifici pubblici come scuole, campi sportivi e lo stesso edificio del comune”. La presidente del Consiglio delle Autonomie Locali ha anche ricordato che il Cal ha siglato un protocollo di intesa con l’assessorato regionale all’Industria, con le università di Cagliari e di Sassari e all’Anci.
Presenti al convegno anche i sindaci di Ussana, Emidio Contini e la sindaca di Monastir, Luisa Murru.