Le aree che circondano il centro Agroalimentare della Sardegna, circa 60 mila metri quadrati complessivi, attendono di essere affidate ad aziende dei settori agroalimentare e dei servizi.
Con l’insediamento di nuove attività produttive attorno alla struttura di Sestu di 40 mila metri quadrati, si darebbe corso all’originario progetto di sviluppo del mercato, concepito 15 anni fa per integrare l’offerta di ortofrutta con i prodotti freschi, i trasformati e i servizi connessi, indispensabili per soddisfare le richieste dei circa mille e cinquecento acquirenti professionali che, attualmente, si approvvigionano al mercato.
“Apriamo ufficialmente la manifestazione di interesse per l’affidamento di questi spazi agli stakeholder dell’agroalimentare – spiega Giorgio Licheri, direttore della Coagri Sardegna, l’ente gestore del mercato – è arrivato il momento di aprirci all’esterno dando la possibilità ai nuovi potenziali investitori e alle imprese interessate, di insediarsi stabilmente nelle aree intorno al mercato. Nel nostro sito web www.agromercatosardegna.it si può trovare un form per le aziende intenzionate a partecipare al progetto di sviluppo del mercato”.
“Al mercato c’è la possibilità di realizzare la trasformazione, il deposito e la vendita dei prodotti agroalimentari come formaggi, salumi, dolci, pasta, vini e birre artigianali – spiega il presidente Vincenzo Pisano – e di implementare i servizi di logistica. Stiamo creando i presupposti per realizzare un hub logistico così come previsto nell’ampio progetto che abbiamo predisposto insieme alla città Metropolitana di Cagliari”.
“Il Mercato Ortofrutticolo della Sardegna è diventato in questi anni un polo di riferimento per il territorio e le aziende – evidenzia Massimo Pallottini presidente della rete di Italmercati che raccoglie i 21 mercati nazionali più rappresentativi- grazie alla gestione dei privati e la particolare attenzione alla produzione locale. Oggi, il Mercato di Sestu ha la possibilità concreta di attirare l’attenzione di nuove aziende private interessate ad espandersi.
In Sardegna, ci sono tutte le condizioni per sviluppare, oltre la logistica, anche la commercializzazione di altri prodotti e lo sviluppo di nuovi servizi. Il Mercato Ortofrutticolo della Sardegna – conclude Pallottini – ha tutte le caratteristiche per evolvere progressivamente verso il modello di un vero e proprio Food Hub”.