Anche i Mercati Agroalimentari all’ingrosso nella morsa dell’escalation dei costi. Le strutture commerciali di media e grande dimensione, dai mercati rionali e di quartiere fino ai Centri Agroalimentari stanno soffrendo l’attuale congiuntura. Così il Sole 24 ore oggi in edicola in un articolo firmato da Giorgio dell’Orefice. «Ci sono stati frangenti – spiega al Sole 24 Ore il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini – nei quali abbiamo vissuto momenti drammatici soprattutto col settore ittico che adesso con il credito d’imposta sul carburante sta respirando un po’. L’impatto dei costi energetici sulla nostra gestione è rilevante, valgono circa un quinto del totale costi. Il punto è che poi le aziende non riversano, se non in minima parte, questi maggiori costi sui listini. Finora hanno cercato di assorbirli per venire incontro alle famiglie con un limitato potere d’acquisto. Ma quanto potrà durare? Un ristoro sotto forma di credito di imposta aiuterebbe a superare la contingenza».
Il Sole 24 Ore ricorda come i Mercati all’Ingrosso e i Centri Agroalimentari sono attori di particolare rilevanza per l’agroalimentare italiano, poiché agiscono come punti nevralgici della filiera e luoghi di contrattazione e rivestono un importante ruolo di piattaforme logistico-distributive dei prodotti freschi. Queste strutture svolgono anche una funzione pubblica di concentrazione dell’offerta, ma anche di diversificazione dei prodotti, di controllo qualitativo e igienico-sanitario, tracciabilità e garanzia sulla trasparenza del prezzo, nonché di valorizzazione del made in Italy e delle biodiversità.
Il Pnrr prevede peraltro uno stanziamento di 800 milioni per migliorare la logistica agroalimentare e Italmercati potrebbe essere coinvolta in quanto organizzazione degli enti di gestione dei centri agroalimentari.
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