Condividiamo l’intervento di Fabio Massimo Pallottini, pubblicato sul suo blog.
Oggi voglio tornare su un argomento che mi sta molto a cuore: quello della legalità. Un tema che ho voluto mettere in cima alla mia agenda per il 2021 e sul quale ho intenzione di tornare per parlare di legalità a 360°.
Qualche giorno fa ho avuto modo di scrivere sull’argomento, evidenziando in particolare quanto i Mercati all’Ingrosso siano in prima linea nel contrasto ai rischi di infiltrazioni. Mi chiedo tuttavia se la qualità e la trasparenza delle nostre filiere siano effettivamente insidiate soltanto dalla mafia. Certo, la criminalità organizzata è il problema più evidente ma è anche vero che l’attività mafiosa è una causa concorrente insieme a tante altre, meno organizzate e che si rischia di perdere di vista, ma altrettanto pericolose. La tenuta e la trasparenza delle transazioni, la libera concorrenza, l’intero mondo agroalimentare è minato da tanti comportamenti sbagliati, quando non veri e propri reati.
L’attività criminale, o meglio i comportamenti criminali, inquinano innanzi tutto la libera concorrenza. In una situazione difficile come quella che stiamo vivendo si moltiplicano in modo evidente i segnali, tanti e diversi, che testimoniano tentativi, non sempre organizzati e pianificati, di alterare questo sistema. Parlo dell’evasione fiscale e contributiva, e quindi del suo peggiore esempio che è il lavoro nero, delle frodi nei confronti dei fornitori, e quindi dei danni generati nei confronti dei nostri produttori e, non da meno, nei confronti dei consumatori. Argomenti che possono apparire meno di impatto ma che invece generano danni pesanti e diffusi, a medio e lungo termine.
Più in generale ritengo importante che, così come si è fatto fronte compatto per respingere i rischi di infiltrazione criminale, si debba porre in essere anche una battaglia per difendere la concorrenza sana, primo principio atto a garantire il successo del sistema imprenditoriale.
È quindi fondamentale, e parlo per quello che mi riguarda più da vicino, prendere ancora più sul serio questo impegno, sia per un senso di attaccamento al lavoro che svolgo, che per il rispetto che nutro nei confronti dell’imprenditoria sana, che resta la stragrande maggioranza ed è anche quella che più sta soffrendo. E’ indubbio che oltre alle difficoltà complessive del mercato oggi ancor più si trova a dover fare i conti con questo modo di fare commercio e distribuzione basato su presupposti sbagliati e sleali. Un prodotto che transita attraverso catene di fornitura poco limpide è anche un prodotto non controllato e, quindi, non sicuro.
Certo, l’attività di controllo e contrasto alla criminalità esiste ed è efficace ma occorre che siano più immediati i segnali. Occorre alzare l’asticella della prevenzione. La mia proposta, in quanto impegnato in prima linea, sia livello cittadino che nazionale ed anche europeo per il ruolo che ricopro nella Federazione Europea dei Mercati all’Ingrosso, è quella di fare di questo sistema di controllo una nostra priorità. Aumentare la prevenzione, lo scambio d’informazioni, essere messi nelle condizioni di agire d’intesa con le Forze dell’Ordine, dare vita ad una forma di cooperazione solida e solidale è il modo giusto per dare una risposta di incoraggiamento e di sostegno alla filiera sana, garanzia per tutti noi.
Facciamo nascere, quindi, un fronte comune: mi metto da subito a lavoro per questo e per coinvolgere il maggior numero di attori possibile.
Fabio Massimo Pallottini