La crisi del commercio si ripercuote naturalmente anche sui fornitori dei commercianti. Sogegross ha addirittura un punto vendita al confine della zona rossa.
«I professionisti della ristorazione sono spesso scoraggiati a muoversi in certe fasce orarie, perché non c’è più la certezza dei tempi di circolazione: oltre ad aver prolungato gli orari di apertura di alcuni punti vendita, abbiamo implementato per alcuni clienti un servizio di consegna dedicato», spiega Flavio Zago, direttore del canale Sogegross/GrosMarket Cash and Carry.
A Bolzaneto,poi,c’è ilmercato ortofrutticolo all’ingrosso. Appena è caduto il ponte abbiamo avuto un duro contraccolpo – ammette Nino Testini, direttore del mercato. La Valpolcevera era tagliata in due, e la situazione è peggiorata con la riapertura delle scuole. Abbiamo registrato un calo fra il 15 e il 20% nel settore commercio, mentre nel settore servizi, come la pesa dei container, anche di più».
Al mercato ortofrutticolo sono cambiate le abitudini: «Prima le contrattazioni iniziavano alle 3, ma c’era chi arrivava alle 5 e si andava avanti fino alle 10 – racconta Testini – Due volte alla settimana sperimentavamo l’apertura alle 4. Dopo il ponte, tutti venivano alle 3, e alle 6-6,30 non c’era più nessuno perché la gente aveva paura del traffico. Ora però con la riapertura delle strade, stiamo molto lentamente tornando alla normalità.
A febbraio saremo come ogni anni al Fruit Logistic di Berlino, la più importante fiera internazionale dell’ortofrutta. Saremo lì per dire che Genova c’è, che è raggiungibile. Perché oggi molti ancora pensano che sia isolata».
fonte: SECOLO XIX GENOVA