“Da metà febbraio 2023, quando il CAAR ha dato avvio al progetto dopo un lavoro di organizzazione e coordinamento con istituzioni ed enti benefici – spiega Cinzia Furiati, direttore del Centro Agro Alimentare Riminese – fino ad oggi abbiamo raccolto e redistribuito esattamente 1.038 tonnellate di prodotto fresco di prima qualità, arrivate dai produttori agricoli come eccedenze di mercato e che altrimenti sarebbero state distrutte. Abbiamo creato un hub logistico che facilita l’accesso degli enti benefici a questi prodotti e aumenta la platea delle persone servite, oltre 5.200.Il lavoro è tanto, da parte di tutti, ma siamo davvero molto soddisfatti dei risultati che si stanno ottenendo sul fronte della solidarietà e della lotta allo spreco alimentare”.
“Il progetto, virtuoso e replicabile, vede in campo tutta la filiera dell’agroalimentare, le istituzioni e le Onlus – dice il presidente Gianni Indino – e sarà al centro di uno specifico focus nella 40° Conferenza Mondiale del WUWM – Word Union of Wholesale Markets, la Conferenza Mondiale dei Mercati agroalimentari all’ingrosso che si svolgerà al Palacongressi di Rimini dal 30 ottobre al 1° novembre organizzata dal CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese con la collaborazione delle reti d’imprese Italmercati e Emilia Romagna Mercati. Relatrici al convegno in sessione plenaria, giovedì 31 ottobre alle 16.00, la direttrice del CAAR, Cinzia Furiati e Giulietta Magagnoli, direttrice del CAL, il mercato ortofrutticolo di Parma che per primo ha dato avvio al progetto sul suo territorio”.
“La Regione Emilia Romagna ha il compito di recuperare le eccedenze di produzione secondo le direttive UE – continua Furiati – indennizzando i produttori con i fondi europei e di gestire il sistema informatizzato per la redistribuzione del prodotto fresco di qualità agli enti no-profit, che si occupano del supporto alle persone; il Comune di Rimini fa da tramite con il Terzo settore e l’ente capofila sul territorio, l’I.P.F. – Istituto Per la Famiglia Rimini ha coinvolto ben 42 associazioni no profit e parrocchie di tutta la provincia di Rimini e delle aree limitrofe che le destinano a chi ne ha bisogno. La grande varietà dei prodotti distribuiti permette così alle tantissime persone raggiunte di seguire una dieta sana e variegata con cibi freschi di prima qualità”.
Qualche curiosità. Tra la frutta, la quantità maggiore riguarda mele e susine (entrambe 16% del totale), seguite da kiwi, nettarine e cocomero che si attestano attorno al 7% e ancora fragole, meloni e cachi (tutti sopra al 2%). Per quanto riguarda la verdura: insalate, radicchio, lattuga e cavolfiori sono stati i prodotti più distribuiti con percentuali dal 6 al 4% del peso totale. Non sono mancati sulle tavole funghi, carote, finocchi e anche fave ed agretti di stagione.