Sabato 28 settembre Mercafir aprirà le sue porte alla città, organizzando un open day che consentirà a tutti i cittadini di visitare il centro agroalimentare e prendere contatto con le realtà che lo caratterizzano e lo arricchiscono (tra cui il Banco Alimentare ed il Mercato delle Opportunità).
Nel corso della giornata ( vedi il programma al link https://drive.google.com/file/d/1BCPSwhIPD3iWRmoWYfwdtil76mZpJErR/view ) verranno organizzati laboratori per bambini e ragazzi, una mostra fotografica, un allestimento di pittura (“Le avventure di Pinocchio” illustrate da Giampaolo Talani) e varie altre attività a carattere musicale e culturale.
L’area Mercafir ospiterà, tra l’altro, vari stands gastronomici, alcune associazioni no profit nonché i produttori agricoli della provincia, che proporranno prodotti di stagione.
Oltre alle attività a carattere ludico e ricreativo, nell’arco della giornata si terrà anche un convegno intitolato “Per una politica del cibo a Firenze: riflessioni, dialoghi e prospettive”, al quale interverranno esponenti del Comune di Firenze e della Regione Toscana, studiosi delle politiche del cibo locali, operatori della rete dei mercati all’ingrosso oltre a realtà associative che fondano la loro attività sulle tematiche alimentari, quali il Banco Alimentare, Slow Food e Coldiretti.
Nel corso dell’evento verranno affrontati temi di grande interesse ed attualità per il mercato, per la città e per l’intera area metropolitana, quali la creazione di un food hub locale, il rapporto città-campagna, il contrasto allo spreco alimentare e la salute a tavola; verrà inoltre discussa la proposta di far assumere a Mercafir il ruolo di “nodo fisico” su cui appoggiare la distribuzione dei prodotti destinati alle mense dell’area fiorentina (che il Comune di Firenze riporterà in house a partire dal 2025).
Questa iniziativa di informazione ed aggregazione si iscrive in un più generale obiettivo di fondo, che è quello di far diventare Mercafir una vera e propria “cittadella del cibo”, all’interno della quale – nel contesto di una politica del cibo locale definita e condivisa – possano crescere e svilupparsi tutte le realtà pubbliche e private, profit e no profit, che abbiano a che fare con il mondo del cibo, e vengano organizzati eventi a carattere formativo e informativo mirati a promuovere i prodotti locali, la filiera corta e l’educazione alimentare