Certificare e promuovere il lavoro di qualità, regolare e sicuro, con appalti improntati alla legalità e alla trasparenza al fine di garantire la continuità occupazionale, la legalità e il contrasto alle forme irregolari di sfruttamento del lavoro. Con questo intento è stato sottoscritto ieri a Palazzo Malvezzi il Protocollo di sito del Centro Agroalimentare di Bologna (CAAB), firmato da Comune e Città metropolitana di Bologna, insieme alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, alle associazioni di categoria, CAAB Spa e alle aziende insediate.
CAAB Spa è la società che gestisce il Centro Agroalimentare di Bologna, all’interno del quale si trova il mercato ortofrutticolo all’ingrosso, nonché alcune piattaforme logistiche specializzate nell’agroalimentare deperibile.
Il Protocollo, di durata triennale, si inserisce nel quadro dei principi definiti dal Patto per il lavoro e per il clima della Regione Emilia-Romagna, nonché dal Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, in coerenza con la Carta metropolitana per la Logistica Etica del gennaio 2022 e il Protocollo d’intesa sulla legalità del febbraio 2023.
La novità più rilevante riguarda la disponibilità delle imprese insediate a sottoscrivere l’accordo per contribuire assieme alle Istituzioni al tema della qualità del lavoro. Le aziende insediate si impegnano a prevedere nei capitolati di appalto e nei contratti una “clausola sociale”, nell’ottica del mantenimento dei livelli occupazionali e a condizioni contrattuali economiche e normative invariate o migliorative per il periodo di durata del servizio, a collaborare alla definizione di un responsabile di sito per la sicurezza dei lavoratori e operare in sinergia con CAAB sui temi dell’accessibilità al sito.
Le imprese, inoltre, verificheranno la regolarità contributiva delle aziende che forniscono a loro il servizio di facchinaggio e logistica, con particolare riguardo al possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC). Comunicheranno a CAAB Spa i nominativi di tutte le imprese appaltatrici e subappaltatrici che operano all’interno del sito, richiedendo loro l’indicazione dei contratti collettivi applicati.
CAAB Spa istituirà un albo per il pre-accreditamento delle imprese che intendono partecipare alla gara per l’attribuzione delle nuove concessioni di mercato: le imprese interessate dovranno dimostrare la regolare della propria posizione fiscale e contributiva, l’applicazione del Contratto collettivo nazionale e il rispetto delle normative di settore a tutela dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro.
Per quanto riguarda infine la formazione e la sicurezza sul lavoro, CAAB Spa si impegna a promuovere, in collaborazione con la Città metropolitana, la Regione Emilia-Romagna, Fedagromercati Acmo di Bologna e le organizzazioni sindacali firmatarie del Protocollo, una giornata della legalità, per sensibilizzare e impedire eventuali forme di abuso, corsi di lingua italiana per stranieri oltre che corsi di abilitazione e preparazione tecnica, corsi di formazione e altre iniziative volte a tutelare la sicurezza sul posto di lavoro con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), corsi di formazione per tutto il personale occupato sul contrasto a tutte le discriminazioni e alle violenze di genere. Redigerà infine un Piano Formativo Annuale, per migliorare il profilo economico-sociale di tutti gli operatori della logistica e del commercio impegnati presso il Centro Agroalimentare. CAAB Spa si impegna inoltre a inserire nei bandi, avvisi e inviti di gare, una clausola di adesione al Protocollo di sito, a mettere a disposizione uno spazio comune per svolgere l’assemblea sindacale e a istituire, in accordo con le aziende insediate, la figura del mobility manager.
Le aziende insediate si impegnano a fornire a CAAB Spa l’autodichiarazione compilata dalle aziende appaltatrici, nella quale dichiarano, sotto personale responsabilità, il possesso dei requisiti di idoneità, nonché la lista dei dipendenti.
Per verificare il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo è istituito un Tavolo di monitoraggio coordinato dalla Città metropolitana di Bologna e composto da Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ispettorato territoriale del lavoro di Bologna, Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, Camera di Commercio, organizzazioni sindacali firmatarie del protocollo e CAAB Spa.
“Il Protocollo firmato oggi rappresenta una tappa nuova e più avanzata della rete di intese per il buon lavoro che stiamo stendendo nell’area metropolitana di Bologna. Per la prima volta tutte le imprese de sito sottoscrivono direttamente il Protocollo: il nostro impegno per un lavoro sicuro, un controllo della regolarità degli appalti, il coordinamento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, un rilancio di una attività di formazione, può partire da subito con la convergenza di tutti i soggetti interessati. – commenta il Sindaco Matteo Lepore – Questo è un ulteriore esempio concreto della relazione alta e virtuosa fra Istituzioni del territorio, organizzazioni sindacali, organizzazioni di impresa e, questa volta, le stesse imprese. Bologna si riconferma dunque in prima fila per il lavoro di qualità e per un rilancio dell’attività produttiva che sappia guardare non solo al profitto, ma alle esigenze della comunità”.
“Questo è un accordo di grande qualità, perché per la prima volta, in un luogo come il CAAB, che è un driver per il sistema della nostra regione e per il Pese, si trova un accordo tra tutti i soggetti della filiera – imprese, associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, Istituzioni- per creare lavoro di qualità – commenta Vincenzo Colla, assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro e formazione – Questo accordo conferisce al CAAB un ruolo centrale all’interno della città metropolitana, che ha pari dignità e forza rispetto agli altri settori dell’imprenditoria, e può essere esempio per gli accordi degli mercati ortofrutticoli regionali”.
Per il presidente di CAAB, Marco Marcatili, “grande è la soddisfazione per la sottoscrizione di un Protocollo a cui abbiamo lavorato per lungo tempo e che certifica la qualità del lavoro presso il Centro Agroalimentare di Bologna, prima realtà tra i Centri Agroalimentari del Paese a dotarsi di un Protocollo di questo tipo. Già oggi siamo in grado di garantire la legalità del lavoro, la firma del Protocollo lo certifica. D’ora in avanti ci impegneremo per la qualificazione del lavoro attraverso le competenze, il Protocollo prevede percorsi di formazione a partire dai quali vorremmo che si sviluppasse un vero e proprio “Centro per alimentare le competenze”. Di fondamentale importanza è la firma di tutte le imprese che operano al CAAB, ciò rimarca la credibilità del Centro davanti agli imprenditori privati che operano qui e che hanno voluto rafforzare la partnership impegnandosi su obiettivi comuni, a vantaggio dei mille lavoratori che ogni notte animano la galleria di mercato e dell’intera comunità bolognese. In un settore che ha forti difficoltà in termini di ricambio generazionale e reperimento della manodopera, l’aumento della qualità del lavoro è un passaggio strategico. Affrontare tale sfida con le aziende, le parti sociali e insieme alle istituzioni del territorio ci rafforza”.