Si è tenuta presso la sala stampa del Comune di Bologna, la presentazione del Bilancio 2022 e del Piano Industriale 2023-2027 di CAAB (Centro Agro Alimentare di Bologna). Al centro della conferenza stampa i dati economici dell’anno 2022 e gli obiettivi strategici del prossimo quinquennio, nella prospettiva dell’evoluzione della piattaforma nel senso dell’innovazione e della sostenibilità. L’anno passato conferma i buoni risultati della società: i ricavi raggiungono quota 5,5 milioni di euro, la redditività si attesta a 900mila euro e l’utile netto a 268mila euro. Rispetto all’esercizio precedente, sono in miglioramento EBITDA (al 16%), posizione finanziaria netta e risultato d’esercizio. Calano invece i costi della produzione (-10%) e gli oneri finanziari e si confermano inoltre i 10 milioni di euro di investimenti per l’ampliamento, la modernizzazione e la rifunzionalizzazione dell’area mercatale grazie ai contributi del bando PNRR che la società si è aggiudicata.I dati di bilancio del mercato agroalimentare bolognese sono il risultato delle quattro aree di business della struttura: la gestione del mercato, da cui proviene la parte maggioritaria dei ricavi (86%), la produzione e la vendita di energia rinnovabile, la locazione di uffici e negozi, i servizi di consulenza nell’ambito del food.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati economici, che testimoniano la stabilità della società e una gestione di qualità in grado di produrre valore per la città” ha commentato il presidente, Marco Marcatili. “Il bilancio 2022 si conferma migliore delle aspettative, la grande attenzione ai costi e gli investimenti effettuati negli esercizi precedenti hanno consentito di mantenere l’equilibrio finanziario e migliorare la redditività caratteristica anche in un anno molto difficile come quello appena trascorso. Gli investimenti nella produzione di energie rinnovabili si sono poi rivelati estremamente importanti per fronteggiare l’emergenza energetica” ha aggiunto Alessandro Bonfiglioli, direttore generale di CAAB.
“Il Centro Agro Alimentare di Bologna – ha ripreso Marcatili – è un ecosistema complesso, una comunità di imprenditori che si compone di 15 aziende grossiste, 1 consorzio di produttori, 50 imprese agricole. Si tratta di una realtà che attraverso la piattaforma genera valore per circa 400 milioni di euro l’anno e muove volumi di ortofrutta per oltre 240mila tonnellate l’anno. È in questa ottica, che guardiamo alle potenzialità della struttura” garantisce il presidente. A indicare la linea dei futuri sviluppi di CAAB, il Piano Industriale 2023-2027 che esprime più linee di rinnovamento, a partire dall’infrastruttura. Verrà realizzata la coibentazione della tettoia di carico, che agevolerà la logistica, garantendo la catena del freddo e riducendo l’impatto ambientale. Si realizzerà uno studio pilota con lo scopo di valutare la revisione degli orari di mercato, per una più efficace gestione delle attività della piattaforma, anche in rapporto ai tempi di vita della città. Il CAAB vedrà poi un rinnovamento delle proprie funzioni. Si valuterà l’opportunità di aprire un mercato ittico – il primo nell’area metropolitana di Bologna – che potrebbe occupare gli spazi che si ricaveranno nelle aree ristrutturate e dal quale si attende un aumento dell’attrattività del mercato per nuovi operatori. CAAB sta inoltre lavorando con il Comune di Bologna per acquisire la gestione del Mercato delle Erbe, principale mercato rionale bolognese, per il cui rilancio si sono già avviati gli studi preliminari e che permetterà di raggiungere Bologna con una proposta che unisca la qualità delle produzioni ortofrutticole e un’offerta di prossimità e di socialità. “Le iniziative qui accennate indicano una transizione da parte del CAAB che da mercato alimentare solido e maturo dovrà via via trasformarsi in una moderna piattaforma multifunzionale” ha spiegato Marcatili. Parte importante in tale transizione avranno i servizi, il cui potenziamento valorizzerà la vocazione multifunzionale di CAAB. Sul fronte della produzione di energia, che già oggi contribuisce in modo rilevante ai conti della struttura, il Piano Industriale prevede la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici e di un biodigestore, che permetterà di raggiungere l’obiettivo zero rifiuti organici, cui la piattaforma tende da tempo. Si prevede poi la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile che, avendo per centro gli impianti di CAAB, permetta la condivisione di energia con soggetti attivi nell’area Roveri e al Pilastro. Già oggi a sovrastare l’area mercatale di CAAB è il più grande tetto solare d’Europa, che garantisce l’autonomia energetica della struttura. Oggi si intende continuare a investire in sostenibilità e aggiungere all’autoproduzione di energia anche le opportunità legate alla condivisione dell’energia rinnovabile prodotta dagli impianti di CAAB. Si valuterà poi la realizzazione di un Market Place, vetrina digitale dell’alimentare, con l’obiettivo di aprire opportunità di e-commerce per le aziende operanti al CAAB. Di particolare valore strategico sono poi le azioni di ecosistema che CAAB progetta di intraprendere insieme agli operatori di mercato, “ai quali – ha tenuto a specificare il presidente – stiamo proponendo una vera e propria alleanza in vista di progettualità comuni”. In primis, la sottoscrizione del Protocollo di sito, destinato a certificare la complessa filiera del lavoro che fa capo a CAAB: “teniamo molto a questa iniziativa, per la quale siamo già al lavoro con le istituzioni, le aziende e le parti sociali” ha assicurato Marcatili. Il prossimo quinquennio prevede inoltre il potenziamento delle attività consulenziali e il rilancio del Centro come piattaforma delle competenze dell’agroalimentare, attraverso progetti education e di formazione avanzata per gli operatori del settore. Si intende promuovere inoltre un deciso rinnovamento del ruolo di CAAB, al centro della proposta di un City Food Brand che renda visibile e riconoscibile la presenza e l’attività di Centro Agro Alimentare nella città di Bologna.
Il Piano Industriale per il prossimo quinquennio è orientato all’obiettivo di coniugare stabilità e crescita, prevedendo al 2027 ricavi superiori ai 7 milioni di euro ed un miglioramento della marginalità fino a 18,9%, valorizzando tutte le aree di business della struttura.
È intervenuta alla conferenza stampa anche Matilde Madrid, capo di gabinetto del Comune di Bologna e delegata alle società partecipate.