Tra le storie raccontate da Gian Basilio Nieddu su myfruit.it c’è anche quella di Giulietta Magagnoli (agronoma bolognese) che, dopo aver coltivato un ricco curriculum di studio e lavoro, in particolare sui bilanci delle aziende agroalimentari, nel 2018 ha vinto il concorso che l’ha portata a dirigere il Cal, il Centro Agro Alimentare di Parma. “Ero nuova di questo mondo, ma è stato molto entusiasmante. Ho portato la mia esperienza, in un mercato in evoluzione con la perdita di quote rilevanti a causa della Gdo”.
Uno dei primi impegni della direttrice è stata il lavoro di aggregazione con gli altri mercati dell’Emilia-Romagna: “Oggi da soli non si può pensare a politiche di internalizzazione e digitalizzazione. Abbiamo costituito la prima rete d’impresa regionale per aggredire i mercati esteri”. A iniziare dell’estremo oriente dove si vogliono far approdare i prodotti del fresco e freschissimo via cargo aereo. “Abbiamo fatto tre esportazioni, possiamo evadere un ordine arrivato il giovedì per il giovedì successivo e far arrivare un prodotto fresco. Abbiamo organizzato degustazioni e dimostrazioni anche in Oman, con la Gdo locale”.
Un altro filone è quello sociale: “Con la collaborazione delle associazioni di volontariato portiamo avanti i ritiri dal mercato, ogni mercoledì circa 20 tonnellate di prodotto che serve circa 10mila persone. In un anno fanno 630 tonnellate e 350mila euro per gli operatori che incassano 50 cent al chilo.
E l’8 marzo? “Abbiamo approvato il bilancio di sostenibilità con un capitolo dedicato alla parità di genere, abbiamo il 50% di donne. Presenti anche nelle posizioni apicali”. A iniziare dal direttore. “Sono molto orgogliosa anche delle azioni di inclusione sociale, accogliamo molte persone che qui imparano un lavoro”.
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