Al Sealogy di Ferrara, BMTI ha colto l’occasione per presentare al pubblico l’ App Prezzi ingrosso ittico, uno strumento assolutamente innovativo a disposizioni delle imprese del comparto, nato dalla collaborazione tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Unioncamere – con il supporto di BMTI S.c.p.A. che si è avvalsa anche dell’esperienza di Italmercati Rete d’Imprese.
Completamente gratuita, disponibile sia su App Store sia su Google Play, permette di accedere con facilità ed immediatezza ai prezzi dei mercati ittici alla distribuzione, favorendo la trasparenza in questo settore.
Per quanto riguarda l’informazione economica, oltre ad annunciare la crisi che il settore ittico ha attraversato a causa delle chiusure del canale Ho.re.ca. durante la pandemia, BMTI ha lanciato il nuovo indice mensile dei prezzi all’ingrosso del comparto ittico, nato con l’obiettivo di anticipare le dinamiche inflattive al consumo, elaborata dall’aggregazione dei dati ufficiali rilevati dai Mercati alla distribuzione ittici.
”Da sempre BMTI si impegna a progettare strumenti di innovazione all’avanguardia e a garantire una costante informazione economica, a beneficio delle imprese, delle istituzioni e dei consumatori. – Sottolinea Riccardo Cuomo, Direttore di BMTI – Assicurare l’accesso facile ed immediato alle infromazioni di mercatoi è essenziale affinchè ci sia sviluppo per l’intera filiera”.
Anche Italmercati Rete d’Imprese ha partecipato con BMTI. “La Rete Italmercati si conferma il più importante player nella filiera della pesca per la valorizzazione del prodotto locale e la sua distribuzione – spiega Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati -. Nei Mercati Ittici urbani transita tra il 30 e il 40 % del prodotto ittico consumato dagli italiani ed oltre il 60% del pescato nazionale. Coinvolgendo circa 500 aziende legate al settore. Stiamo lavorando per realizzare un’alleanza forte tra il mondo della pesca e i Mercati per sostenere la Blue Economy nel pieno rispetto di uno sviluppo sostenibile soprattutto con la sperimentazione dei contratti di filiera”.