Il mercato ortofrutticolo ora punta alla distribuzione nei supermercati

Approvato il bilancio che centra il pareggio il presidente Minasola: «2,6 milioni per la logistii dopo una massiccia politica di investimenti e ci allarghiamo di 42 mila metri in corso Spagna» LA SVOLTA PADOVA Hanno investito molto denaro ma sono riusciti a tenere conti in ordine e soprattutto ad assicurare una nuova vita al Maap, il mercato ortofrutticolo punto di snodo nazionale delle merci.

Per questo anche se il bilancio 2018 finisce in pareggio c’è da stare allegri. «Pensando dice il presidente Domenico Minasela – ai 2,6 milioni di euro di investimenti per nuove piattaforme logistiche, perii sostegno in servizi agli operatori del commercio, all’ingresso nella rete nazionale imprese dei mercati italiani, ai 360mila euro investiti per attività di commercio con l’estero. Mentre nei primi mesi del 2020 attendiamo la nuova piattaforma di Çò³³à metri quadrati e l’area di espansione di 42mila metri denominata Corso Spagna che si aggiungono ai 200mila attuali». I NUMERI A fronte di un patrimonio netto di 10.304.664 euro (+ 0,2%, rispetto al 2017), il bilancio registra un valore della produzione di 5.339.580 euro (-1%, rispetto al 2017), con un utile ante imposte di 262.321 euro e po st imposte di 10.798 euro.

«II risultato di bilancio centra perfettamente gli obiettivi societari determinati nella Convenzione di gestione tra Maap e Comune di Padova ovvero il pareggio di bilancio». Questo buon equilibrio gestionale è confermato dai valori comunque positivi di Ebit (esprime la redditività della gestione operativa: 314.153 euro) ed Ebitda (sostanzialmente il Mol margine operativo lordo che esprime la capacità della gestione operativa di produrre reddito: 1.149.859 euro) che presentano valori più che coerenti con l’attività caratteristica svolta dalla Society.

«In sintesi Maap ha speso maggiormente e meglio per servizi ed investimenti». All’assemblea erano presenti oltre al presidente Minasela (Comune) e al direttore generale Cera, anche i membri del consiglio di amministrazione Daniele e Brusadelli di nomina grossisti, Calaon di nomina Cciaa, Zecchinato di nomina Comune, il collegio sindacale e per i soci l’assessore Bressa, per la Camera di Commercio il presidente Santocono per il Gruppo provinciale Grossisti il vice presidente Savio, per Confagricoltura il direttore Renzo Cavestro per la Federazione coltivatori diretti il presidente Bressan.

LA STRATEGIA È proprio Francesco Cera a illustrare il futuro dei Mercati all’ingrosso nei prossimi 10 anni. «I grandi gruppi produttivi che associano migliaia di agricoltori dovrebbero sfruttare di più i mercati per giungere ai consumatori. Noi siamo in grado di comporre le pedane, organizzare la consegna di carichi misti integrando ogni tipo di ortofrutta. In passato abbiamo delegato troppo questo ruolo, ora dobbiamo rientrarne in possesso». In secondo luogo, Cera parte dalla considerazione che i grandi Ipermercati stanno conoscendo periodi difficili.

La crisi ha portato i consumatori a riflettere di più per ogni singolo acquisto: sono ormai tramontati i tempi delle spese ciclopiche, con carrelli grandi come un rimorchio, spinti a fatica da tutta la famiglia lungo i larghi corridoi degli iper. Il consumatore sta tornando ai supermercati di medie dimensioni, se non ai piccoli, dove trova tutto tranne il superfluo. Si tratta di una grossa opportunità per i Mercati, perché abbiamo le competenze per soddisfare le richieste di questo tipo di distribuzione».

Mauro Giacon IL DIRETTORE FRANCESCO CERA: «POSSIAMO ORGANIZZARE LA CONSEGNA DI OGNI TIPO DI ORTOFRUTTA PER LE MEOIE DIMENSIONI»

Fonte: Gazzettino Padova

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