“Ringrazio il Presidente di UNAPROA – Antonio Schiavelli – per questo invito – ha dichiarato il Presidente di Italmercati e Direttore Generale del Centro Agroalimentare Roma Fabio Massimo Pallottini – “l’impegno di UNAPROA verso la valorizzazione della produzione agricola tiene conto anche, come noto, della tutela dell’ambiente e della gestione di quelle che oggi vengono comunemente definite “best practices”.
Le buone pratiche sono davvero quell’elemento che la L.166/2016 – meglio nota come Legge Gadda – è risuscita a farci cogliere come fonte di reale guadagno per noi tutti. Una grande sfida.
Numeri importanti che uno studio effettuato dallo spin off dell’Università di Bologna Last Minute Market, commissionato da Italmercati, ha posto in evidenza e ci ha fatto riflettere sull’importanza di assumerci la nostra responsabilità: si, perché partecipazione al bando è stata effettivamente un atto di responsabilità.
La Rete Italmercati – formata dai dieci Mercati più grandi ed importanti d’Italia, per un totale di circa 1.500 aziende interne di cui donano circa la metà – ha stimato un volume complessivo che supera i 3 milioni di tonnellate di merce venduta. Di queste il 54 % è rappresentato da prodotti ortofrutticoli.
“L’obiettivo del progetto – prosegue Fabio Massimo Pallottini – è stato da subito individuato nella valorizzazione del recupero delle eccedenze attraverso una procedura sistematizzata atta ad ottimizzare e rendere più puntuale ed operativa la generosità degli operatori. Ogni Mercato da anni, per sensibilità o per tradizione, ha sempre infatti operato a favore di enti non profit o a mezzo di donazioni o a mezzo del recupero di quel prodotto che, seppure ancora edibile, sarebbe stato destinato alla pattumiera”.
In collaborazione con partner progettuali Italmercati si propone d’individuare una nuova modalità di gestione e redistribuzione della merce rimasta invenduta presso i Mercati, attraverso un processo innovativo di logistica e trasformazione.
L’obiettivo di Italmercati è garantire la crescita esponenziale di questi dati. La L.166/2016 ha dato una grossa spinta ed il finanziamento dei migliori progetti finalizzati alla limitazione degli sprechi ed all’impiego delle eccedenze, ha consentito di credere nella possibilità di farcela.