28 luglio 2017. SOGEMI, la società del Comune che gestiste l’Ortomercato, Ago ( Associazione dei Grossisti) e Acmo ( Associazione commercianti mercato ortofrutticolo) hanno siglato un protocollo di intesa per la realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo della città. Lo annuncia una nota della società. La proposta sarà sottoposta a Palazzo Marino nei prossimi giorni.
si tratta di un accordo importante – spiegano Stefano Zani, direttore generale, e Cesare Ferrero, presidente di Sogemi – che evidenzia la condivisa volontà di garantire solide prospettive di crescita al mercato agroalimentare di Milano e la comunione di intenti tra l’ente gestore e i grossisti.
Lo Sviluppo del Mercato Agroalimentare, di fatto fermo al 1965, rappresenta da oltre 20 anni tema di dibattiti e proposte mai approdate a una soluzione definitiva – aggiungono i due. La stipula del protocollo è un segnale importante per il concreto avvio di un progetto di riqualificazione. Per chi non lo ricordasse, il valore dell’investimento del restyling dei 4 padiglioni del mercato ortofrutticolo si aggira intorno agli 80-90 milioni di euro. dal punto di vista economico, Sogemi non ha quantificato l’ammontare delle risorse da chiedere al Comune.
Quello in questione è addirittura l’ottavo progetto di riqualificazione presentato negi ultimi 16 anni. fatto eloquente dell’immobilismo in cui versa l’Ortomercato. Sarà questa la volta buona?
Per l’Ideazione dei nuovi padiglioni la società presieduta da Ferrero si è ispirata anceh ad altri grandi mercati, italiani ed europei, affini con quello milanese quali quelli di Barcellona, Madrid, Parigi, Roma, Bologna e Torino. I due protocolli di intesa riguardanti Sogemi non vanno certamente a sconvolgere uno scenario sul quale l’ultima parola spetterà solo ed esclusivamente al Consiglio Comunale, che ci auguriamo verrà coinvolto a differenza di altre precedenti situazioni per le quali le decisioni sono passate solo dalla Giunta – avvisa Simone Sollazzo, capogruppo del Movimento Cinque Stelle nell’aula di Palazzo Marino. Sarà sicuramente da valutare l’impatto sul consumo di suolo per l’ampliamento dell?Ortomercato, una questione ancora aperta che non dimentichiamo.
Fonte: Giornale Il giorno Milano