28 luglio 2017. Commerciale l’analisi del direttore generale di Veronamercato Paolo Merci sulla crisi della pesca.
In molti casi il prodotto locale non può competere con quello di Romagna,Puglia,Sicilia e Spagna, per durata e conservazione. Così i prezzi medi della frutta locale risultano inferiori a quelli della concorrenza. Nonostante la crisi dei prezzi, partite di pesche di qualità eccellente arrivano a spuntare fino a un euro al chilo al Centro Agroalimentare di Verona.
“E’ inutile investire nell’ammodernamento dei mercati provinciali alla produzione, sono inadeguati alla commercializzazione e alla logistica, ormai quasi nessun operatore li frequenta. E’ un miraggio quello di dare così risposte ai coltivatori. Le risorse hanno usate per riorganizzare il comparto e creare una nuova mentalità produttiva e aggregativa, in grado di sfruttare il più possibile strutture come il Centro Agroalimentare di Verona. Indispensabile puntare su centralizzazione e ottimizzazione dei servizi, ella logistica e dell’intermediazione commerciale”.
Merci aggiunge ” l’evoluzione del settore commerciale e distributivo è legato al peso della grande distribuzione e all’e-commerce, allo sviluppo della logistica. Serve un prodotto di buona qualità e durata, di certificato e tracciabile, per essere distribuito nel migliore stato di freschezza, rapidamente e con il migliore rapporto qualità-prezzo. Il direttore generale di Veronamercato assicura che il Centro Agroalimentare di Verona, ai vertici nazionali e europei grazie a posizione geografica, offerta di servizi e presenza di imprese commerciali e agenzie di intermediazione, è il mezzo idoneo per dare risposte alle categorie di compratori, sia nazionali che esteri.
fonte: Giornale L’Arena