“I grandi mercati entrano in Cso Italia e lo fanno in un’ottica di interesse comune e reciproco. Perché a noi serviva la presenza in una realtà così articolata e al Cso mancava la rappresentanza dell’ingrosso”. Questo il commento a Italiafruit News di Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati rete di imprese e direttore generale del Car Roma.
“Nella filiera italiana dell’ortofrutta – continua Pallottini – egemonizzata da grandi Op e imprese, mancava – anche per colpa nostra, la voce dei grandi mercati. Entrare nel board del Cso significa costruire qualcosa di utile per il Paese e per le nostre aziende”.
“Negli ultimi 15 anni – aggiunge – i mercati sono molto cambiati, un altro mondo in termini di gestione, ruolo e attività. Ora cerchiamo nuovi interlocutori politici nazionali, perché i centri agroalimentari possono essere un vero e proprio strumento delle politiche agricole. Non solo per la distribuzione interna, ma anche all’estero”.
Proprio in questo senso Pallottini ha rivendicato un nuovo rapporto con il Mipaaf per spostare l’attuale competenza dei mercati all’ingrosso dal Ministero dello Sviluppo economico a, appunto, quello delle Politiche agricole.
“Per i nostri piani di sviluppo è utile una realtà come il Cso, più attrezzata a portare avanti i progetti che noi consideriamo innovativi. Tra questi, sicuramente l’internazionalizzazione, che in parte abbiamo avviato grazie agli accordi con il mercato di Parigi Rungis e con l’associazione dei mercati dell’Ucraina, ma si può fare molto di più. D’altra parte, ci siamo già proposti come punto di riferimento per gli operatori stranieri nel commercio globale, grazie a un impegno in termini di valorizzazione del prodotto nazionale e di sicurezza alimentare”.
“La decisione di entrare nel Centro servizi ortofrutticoli, però, riguarda anche il dialogo con la parte agricola. I produttori, infatti, possono guardare ai grandi mercati come a uno strumento di valorizzazione. E questo vale non solo per le piccole aziende – conclude Pallottini – ma anche per le grandi realtà produttrici socie del Cso”.
Fonte: Raffaella Quadretti
Editorial manager – Agroter Group