“Siamo stati e rimaniamo un nodo strategico della filiera dell’ortofrutta. Intendiamo svolgere un ruolo attivo e contribuire a creare una cabina di regia a livello nazionale che potrebbe costituire la chiave di volta per la crescita e l’armonizzazione del settore. Il sistema dei Mercati italiani è chiamato a razionalizzarsi in modo intelligente, e proprio per questo è nata Italmercati Rete d’Imprese. Esso comunque rappresenta un riferimento imprescindibile tra produzione e consumo in grado di interloquire alla pari con gli altri protagonisti della filiera”.
Lo ha dichiarato Fabio Massimo Pallottini (nella foto), presidente di Italmercati Rete d’Imprese, a margine dell’assemblea di Fruitimprese di giovedì 14 aprile. “Ho particolarmente apprezzato – ha aggiunto Pallottini – l’intervento del presidente Marco Salvi sulla necessità di dare finalmente all’ortofrutta il peso che merita nella politica agricola e agroindustriale italiana. Tuttavia servono per arrivare a questo risultato strumenti che oggi non ci sono, strumenti in grado di fare lobby a favore dell’intera filiera in sede di Governo, in sede comunitaria e nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa. La filiera dovrebbe attrezzarsi in fretta in questa direzione. L’idea di una cabina di regia nazionale mi sembra oggi particolarmente importante da portare avanti insieme. Italmercati, per questo progetto, c’è perché esso andrebbe nella stessa direzione per cui ci siamo costituiti mettendo in rete i maggiori Centri agroalimentari italiani”.
“Che il responsabile ortofrutta di Coop Italia – ha detto ancora il presidente di Italmercati – abbia attribuito ai Mercati, nel corso dell’assemblea di Fruitimprese, una quota del 50% del commercio ortofrutticolo nazionale non è che la conferma del nostro ruolo. È una percentuale, quella citata, che non dice tutto perché sappiamo benissimo che una quota importante della distribuzione italiana è costituita da catene regionali e della media distribuzione che quotidianamente integrano la loro offerta rifornendosi nei nostri Centri agroalimentari e sempre più spesso aprono piattaforme all’interno o nelle immediate vicinanze di essi. Il nostro ruolo va dunque ben oltre la percentuale indicata da Claudio Mazzini. Il tema oggi non è tuttavia quello del confronto tra canali della distribuzione ma della loro razionalizzazione e semplificazione nell’interesse delle imprese della produzione e del consumatore. E anche su questo Italmercati non intende sottrarsi a un’analisi costruttiva nell’interesse di tutte le componenti della filiera, consapevole che i Mercati si stanno attrezzando per essere sempre di più erogatori di servizi indispensabili al settore”.
Fonte: CorriereOrtofrutticolo.it